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Blog sulla sicurezza informatica e l’informazione dei sistemi

Andrea Biraghi, Cyber Security manager e direttore della divisione Security and information Systems, lavora da anni per il mantenimento della sicurezza dei sistemi informativi. In una società sempre più digitalizzata ed interconnessa è divenuto ormai indispensabile prendere atto delle minacce esistenti nella rete Internet: solo un costante impegno ed aggiornamento rendono possibile affrontare e combattere i Cyber criminali e riprendersi in fretta dalla loro violazioni. La posta in gioco è alta e la sicurezza dei servizi web è fortemente legata al nostro sviluppo economico: basti pensare al rapido aumento delle connessioni, degli utenti, l’aumento del valore di numerose transazioni effettuate attraverso le reti, la crescita delle imprese legate al commercio elettronico.

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L’UE ammette il riconoscimento facciale: mentre il Garante boccia il sistema in uso alle forze dell’ordine

Mentre l’UE ammette l’utilizzo del sistema di riconoscimento facciale tramite intelligenza artificiale, per la lotta al terrorismo e la sicurezza pubblica, il Garante boccia il sistema di riconoscimento in tempo reale utlizzato dalle forze dell’ordine. Tuttavia, anche nel regolamento europeo sono previste importanti eccezioni e limitazioni.

Bruxelles fissa i paletti per l’uso dell’intelligenza artificiale in Europa: i sistemi ad alto rischio per la sorveglianza di massa saranno vietati, con alcune eccezioni ammesse per la controversa tecnologia del riconoscimento facciale in caso di necessità per la lotta contro il terrorismo e la tutela della sicurezza pubblica. Sono i punti cardine della nuova proposta di legge, la prima sull’AI, che la Commissione Ue svelerà il 21 aprile.

Ansa – Ue vieta AI ad alto rischio, deroghe a riconoscimento volti

Secondo la bozza del documento che verrà presentato dalla Commssione Europea in data 21 aprile 2021 le aziende che non si conformeranno alle norme Ue potrebbero ricevere multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del loro fatturato.

Questa tecnologia va comuqnue utilizzata pensando prima di tutto alle conseguenze e non mettendo a rischio le persone.

Giuseppe Busia, segretario generale del Garante, aveva chiarito che in materia di privacy, le garanzie per i cittadini sono essenziali: la sperimentazione può andare avanti ma vanno create delle regole perchè ne va della libertà di tutti.

Andrea Biraghi – Riconoscimento facciale e privacy: quali i progressi?

UE Riconoscimento facciale: le nuove regole

La nuova bozza prevede il divieto di sistemi di sorveglianza che possono essere utilizzate per manipolare il comportamento, le opinioni o le decisioni dei cittadini. Ci sarebbe infatti l’espresso divieto di utilizzare le tecnologie di IA per creare ed alimentare un sistema di valutazione del credito sociale.

…saranno sottoposte a ulteriori controlli tutte le applicazioni per valutare un punteggio sociale, la solvibilità creditizia dei cittadini,  determinare l’accesso all’istruzione. Saranno banditi, inoltre, i sistemi di reclutamento e di valutazione delle richieste di asilo e visti ma restano escluse dal regolamento tutte le applicazioni militari.  

RaiNews

Mentre l’Europa scende in campo per regolamentare l’utilizzo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale soprattutto in campo biometrico, il Garante boccia l’utilizzo del sistema Sari Real Time da parte del ministero dell’Interno.

“Il sistema, oltre ad essere privo di una base giuridica che legittimi il trattamento automatizzato dei dati biometrici per il riconoscimento facciale a fini di sicurezza – spiega il Garante in una nota – realizzerebbe per come è progettato una forma di sorveglianza indiscriminata/di massa”.

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biometria, intelligenza artificiale