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Blog sulla sicurezza informatica e l’informazione dei sistemi

Andrea Biraghi, Cyber Security manager e direttore della divisione Security and information Systems, lavora da anni per il mantenimento della sicurezza dei sistemi informativi. In una società sempre più digitalizzata ed interconnessa è divenuto ormai indispensabile prendere atto delle minacce esistenti nella rete Internet: solo un costante impegno ed aggiornamento rendono possibile affrontare e combattere i Cyber criminali e riprendersi in fretta dalla loro violazioni. La posta in gioco è alta e la sicurezza dei servizi web è fortemente legata al nostro sviluppo economico: basti pensare al rapido aumento delle connessioni, degli utenti, l’aumento del valore di numerose transazioni effettuate attraverso le reti, la crescita delle imprese legate al commercio elettronico.

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Fake news e Covid19: la disinformazione corre online

Fake News e Covid19: i pericoli del virus sono anche online, cosa sta succedendo e quali sono le strategie messe in atto dalla cybersecurity per contrastare la disinformazione? L’informazione online è sotto minaccia?

Qui di seguito una piccola rassegna stampa per comprendere cosa c’è in gioco e la direzione che si sta prendendo per contrastare le attività criminali informatiche legate all’informazione online?

Di seguito l’interssante intervento di PierLuigi Paganini a riguardo: “COVID-19: Disinformazione e impatto sull’educazione.

Fake news e Covid19: il report dell’UE

Fake news e Covid19

Su Wired.it il titolo non lascia spazio ad interpretazioni: l’Ue ha modificato un report sulle fake news a tema coronavirus per accontentare la Cina.

Cosa significa? che a seguito delle molte pressioni diplomatiche di Pechino il dossier sulla disinformazione relativa al Covid19 è stato modificato. E’ stato il New York times a scoprirlo. Il report è stato pubblicato sul sito della European Union External Action (Eeas) il 24 Aprile 2020, ma non si tratterebbe della sua versione ufficiale.

Quindi, se nella prima stesura la Cian veniva incolpata di avere condotto una campagna di disinformazione globale circa la pandemia di Covid19, nella seconda le accuse sono state ridimensionate.

Leggi l’articolo su Wired.it

Su SputnikNews invece, protagonista sempre un dossier Europeo – pubblicato dal Financial Times e che riguarda una presunta campagna di disinformazione russa, si legge che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov accusa l’Unione Europea di non aver fornito alcun dato sulla presunta campagna di disinformazione della Russia sull’epidemia di coronavirus.

Leggi la notizia su SputnikNews.it

Cosa è davvero la disinformazione e come si spiega?

Alla domanda riponde LaVoce.info, che cerca di fare chiarezza sul fenomeno disinformazione rispondendo alla domanda su come si configurerebbe – grazie alle fake news – un tentativo di influenza estera e quindi una minaccia alla società occidentale democratica.

La Commissione europea ha definito la disinformazione come “l’aggregato di informazioni false o ingannevoli che sono create, annunciate e divulgate, per trarre vantaggi economici o per plagiare intenzionalmente le persone, e che potrebbero causare un pericolo pubblico”

Per chiarire la questione, illuminanti sono le considerazioni dell’Istituto europeo per gli studi di sicurezza (Euiss): “se uno stato volesse minare alla coesione e alla forza di una società democratica e aperta, allora attaccare la fiducia che i cittadini ripongono nelle loro istituzioni politiche e nei loro processi normativi rappresenterebbe un ovvio punto di partenza. Diffondere falsità […] è la via ideale per preparare i passi ulteriori in un contesto di minacce ibride”. 

Leggi tutto su LaVoce.info – Covid e disinformazione, istruzioni per l’uso*

Come contrastare fake news a cyber crime?

Questa volta è TheInnovationGroup.it a faci chiarezza, stilando un utile elenco utilizzando i consigli di CERT-PA per difendersi dalle minacce online:

  • Non installare software sconosciuti o di dubbia provenienza, soprattutto se a seguito di sollecitazioni via mail. Nel caso sia un tecnico della vostra amministrazione/azienda a richiedere l’installazione, verificate attentamente il contesto: la mail era attesa? le frasi sono scritte con grammatica corretta? il software da installare ha un fine specifico? Eventuali link nella mail puntano a siti conosciuti? il mittente è corretto?
  • I criminali si attengono al tema dei pagamenti, degli ordini o delle tasse per invogliarci a farci aprire un documento Word o Excel; inutile dire che anche il tema coronavirus è stato usato per questi fini. Non scaricare file compressi con estensione ZIP, RAR, TAR, GZ;
  • Non cliccare su link che provengono da fonti sconosciute o sono allegati a messaggi sospetti;
  • Prima di aprire un documento Word verificare che l’estensione sia DOCX e diffida delle estensioni DOCM o DOC;
  • Prima di aprire file Excel verifica che l’estensione sia XLSX e diffida delle estensioni XSLM o XLS;
  • Mantenere aggiornati i software;
  • Non inserire mai username e password di lavoro su siti o programmi che non siano i tuoi o dell’amministrazione e dell’azienda per cui lavori.

covid 19 e digitale, disinformazione, fake news