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Blog sulla sicurezza informatica e l’informazione dei sistemi

Andrea Biraghi, Cyber Security manager e direttore della divisione Security and information Systems, lavora da anni per il mantenimento della sicurezza dei sistemi informativi. In una società sempre più digitalizzata ed interconnessa è divenuto ormai indispensabile prendere atto delle minacce esistenti nella rete Internet: solo un costante impegno ed aggiornamento rendono possibile affrontare e combattere i Cyber criminali e riprendersi in fretta dalla loro violazioni. La posta in gioco è alta e la sicurezza dei servizi web è fortemente legata al nostro sviluppo economico: basti pensare al rapido aumento delle connessioni, degli utenti, l’aumento del valore di numerose transazioni effettuate attraverso le reti, la crescita delle imprese legate al commercio elettronico.

Month: November 2019

5G Cyber Security: ultime notizie

5G Cyber Security – Andrea Biraghi Ultime notizie

Andrea Biraghi cyber security

Il Cyber Crime è sempre in agguato e tale riguardo lo sviluppo delle reti 5G vengono sollevati dubbi ed incertezze su quale saranno ad esempio i rischi per la comunicazione. Ma non solo: in termini di sicurezza di infrastrutture e attacchi informatici ci si chiede quali siano i metodi più tempestivi per intervenire sulle minacce provenienti dal cyberspazio.

Intanto i poteri speciali del Governo (Golden Power), con il Decreto sulla Cybersicurezza vengono estesi anche al 5G, per rendere il procedimento sostanzialmente simmetrico rispetto a quello per l’esercizio dei poteri speciali nei settori della difesa e della sicurezza nazionale.

5G i cyber rischi per la comunicazione mobile

5G Cyber Security – Andrea Biraghi Ultime notizie

Il 5G fornisce un’infrastruttura mobile a banda larga necessaria per un mondo fatto di oggetti connessi e città più intelligenti con una velocità 100 volte superiore rispetto al 4G: entro il 2025 si prevede infatti un volume di dati di 175 zettabytes (1 zettabyte equivale a 1 miliardo di terabyte) rispetto ai 1.2 zettabyte trasmessi nel 2010. Parte così la sfida sicurezza per il nuovo standard mobile.

AgendaDigitale afferma che il 5G non rappresenta di per sé una criticità per la cybersecurity, proprio perché pensate per avere maggiore resilienza e per mitigare i tentativi di violazione delle infrastrutture di telecomunicazione mobile.

Leggi l’analisi completa di AgendaDigitale sul 5g

Ciò nonostante gli esperti di Kaspersky e di Securing Smart Cities hanno condiviso alcune riflessioni relative alla comunicazione 5G mobile relative alla sicurezza e alla privacy.  Tra i punti deboli attacchi DDoS, minacce legate al Bring Your Own Device (BYOD), la sicurezza dei dati e della privacy, le infrastrutture critiche e la sicurezza pubblica.

Ultimo ma non meno importante quello che riguarda il terrorismo, lo spionaggio e il sabotaggio finanziato dagli stati. A tale riguardo interviene Corrado Giustozzi, uno dei massimi esperti di cyber security.

In un’intervista a StartMag – Fatti e leggende su 5G, Huawei e spionaggi, Giustozzi concorda con alcune affermazioni nate dal dibattito sulla sicurezza delle comunicazioni in una rete complessa, ma destinata a mutare tutte le coordinate della nostra esistenza, come il 5G.

“Sono sostanzialmente d’accordo con Cardani quando dice che dobbiamo solo decidere da chi farci intercettare. È una battuta che io faccio da anni, con la differenza che, tra i possibili intercettatori, io annovero oltre a Cina e Usa anche potenze come Russia o Israele. Stiamo d’altra parte parlando di un gioco antichissimo. Da sempre infatti i governi hanno spiato tutti gli altri governi, amici e nemici, in tempo di pace come in tempo di guerra”.

Il presidente Agcom, Angelo Cardani, in audizione alla Camera sulla rete Telecom, ha detto che il problema della sicurezza, è “un problema sostanzialmente insolubile: bisogna solo scegliere se essere spiati, tra virgolette, dai cinesi o dagli americani, questo per quanto riguarda i sistemi che sono assai complessi”.

Leggi l’intervento su StartMag.it

Leonardo cyber security e NATO

Leonardo Cyber Security e NATO: le minacce informatiche alla sicurezza stanno diventando non solo sempre più frequenti ma complesse, distruttive e coercitive.

Biraghi Leonardo Cyber Security

L’obiettivo della NATO e dei suoi alleati è quello però quello di adattarsi a al panorama delle minacce informatiche, affidandosi a difese sempre più forti e resistenti per gestire i rischi e soprattutto la sicurezza. Leonardo collabora con l’agenzia NCI dal 2012 per proteggere le infrastrutture dei sistemi di comunicazione e informazione della NATO. Non è poco, perché Leonardo è a tutti gli effetti il “cyber defence mission partner” della NATO, alla quale garantisce servizi di protezione dalle minacce informatiche in tutto il mondo (oltre 70.000 utenti). Nel 2016 Leonardo e NCIA hanno firmato l’IPA (Industrial Partnership Agreement), un accordo di partnership industriale per condividere informazioni sulla sicurezza informatica.

Il nuovo accordo, invece, che porta il nome di “NCIRC — CSSS” (NATO Security Incident Response Capability — Cyber Security Support Services) riguarda le attività di sicurezza cibernetica erogate da Leonardo (ex Finmeccanica) nell’ambito del programma NCIRC — FOC (Full Operational Capability).  Ovvero, per altri 18 mesi vengono estesi servizi di protezione per supportare e aumentare la resilienza dell’Alleanza Atlantica nello svolgimento della propria missione in circa 29 paesi. Parallelamente NATO e UE stanno rafforzando la loro cooperazione in materia di difesa informatica, in particolare nei settori dello scambio di informazioni , formazione, ricerca ed esercitazioni.

La difesa informatica, infatti, fa parte del compito principale della NATO di difesa collettiva: nel luglio del 2016, gli Alleati hanno infatti riaffermato il mandato difensivo della NATO, riconoscendo il cyberspazio come un dominio di operazioni in cui bisogna difendersi con la stessa efficacia che ha in aria, a terra e in mare.

Leonardo oltre la Cyber Security: Ocean 2020

Il più importante progetto militare sulla sicurezza marittima, Ocean 2020, è pronto per essere testato. Ocean (Open Cooperation forEuropean mAritime awareNess), per il quale sono state valutate anche le capacità di interoperabilità a livello europeo e NATO, è stato finanziato dall’Unione Europea e riguarda la sorveglianza in mare con il supporto di sistemi a pilotaggio remoto.

Gli assetti previsti nella prima dimostrazione (20-21 Novembre 2019, Golfo di Taranto) sono: sei unità navali, nove sistemi a pilotaggio remoto, cinque satelliti, due reti di comunicazioni a terra, quattro centri nazionali di coordinamento (Maritime Operation Centers – MOC), un prototipo di centro di comando (EU MOC) installato a Bruxelles.

I sistemi e le soluzioni studiate da Leonardo Finmeccanica sono i sitemi di sorveglianza, di difesa e comunicazione a bordo delle fregate della Marina Militare, soluzioni di maritime domain awareness, elicotteri pilotati a distanza, e sensori radar avanzati.

Leggi la notizia su AnalisiDifesa.it

Leonardo Finmeccanica: resilienza cyber europea

Andrea Biraghi Leonardo Finmeccanica
Resilienza Cyber in Italia e Europa

Leonardo Finmeccanica Cyber Security: aumentare e migliorare la capacità di resilienza cyber dell’Europa. Questa è l’intenzione che Alessandro Profumo ha espresso durante il Cybertech Europe 2019 a Roma. 

Per raggiungere davvero l’indipendenza digitale l’Europa infatti deve fare ancora grandi passi, tra cui il rafforzamento della cooperazione tra industria, istituzioni e Paesi alleati. 

Ma dove puntare l’attenzione? Leonardo guarda anche alle piattaforme: modulabili, facilmente adattabili e velocemente aggiornabili per affrontare le nuove minacce e utili anche nella prevenzione. L’attenzione è puntata su 3 sistemi complessi: il Decision Support System (DSS), il Cyber Range & Training e il Critical Infrastructure Security.

Ma di cosa si tratta e come vengono utilizzati nella Cyber Security?

1 — Il Decision Support System (DSS) di Leonardo Finmeccanica, che misura in modo dinamico l’impatto dei rischi cibernetici, si basa sui sistemi di Intelligenza Artificiale, Big Data, Analytics e IoT. Correlando dati e fonti informative (come threat intelligence, risk assessment, SIEM ed asset management), l’intento è quello di riuscire a misurare una minaccia alla luce delle esperienze pregresse. Il risultato è una migliore capacità analitica e minori tempi di comprensione con capacità di risposte veloci, elevate ed efficienti.

2 —Il  Cyber Range & Training, un ambiente integrato per l’addestramento Cyber, permette invece, facendo leva su tecnologie di simulazione e virtualizzazione, di generare scenari complessi di Cyber Warfare. Attraverso la costruzione di esperienze cibernetiche realistiche e immersive, gli studenti possono sviluppare le loro capacità di risposta ad un attacco, interpretandone gli effetti e imparare a contenerlo in modo efficace.

3 — Critical Infrastructure Security: anche se in Europa manca una chiara definzione delle infrastrutture critiche, tutti concordano di innalzare il loro livello di protezione e difesa. L’obiettivo è la loro resilienza informatica se non altro per garantire la continuità dei servizi. Ma riguardo a questo punto fare chiarezza diventa indispensabile. La direttiva NIS è ancora in fase di completamento, molte infrastrutture critiche sono vecchie e gli gli Operatori di Servizi Essenziali (OSE) sono, da un punto di vista pratico e tecnico, interconnessi come molte infrastrutture critiche, interconnesse oltre ai confini nazionali.

Leonardo Finmeccanica: infrastrutture critiche e intelligenza artificiale

Leonardo Finmeccanica punta l’attenzione sulla prevenzione degli attacchi informatici nei servizi pubblici essenziali. Ma quando gli attacchi raggiungono potenze di calcolo inafferrabili per il cervello umano l’Intelligenza Artificiale (AI) rappersenta un alleato indispensabile. 

Non solo, si parla di Augmented Intelligence, una concettualizzazione alternativa alla semplice AI, che si concentra sul ruolo assistivo, sottolineando il fatto che la tecnologia cognitiva è progettata per migliorare l’intelligenza umana anziché sostituirla. L’Augmented Intelligence diventa quindi uno strumento in grado di potenziare le capacità umane: un concetto importante basato sul fatto di non poter mai perdere il controllo sulla tecnologia. 

Un progetto essere estremamente utile per formare personale sempre più esperto e all’avanguardia, che deve migliorare lacapacità di analisi e di veloce risposta in caso di crisi.

Alla cyber security, aumentata da Artificial Intelligence e Analytics, Leonardo ha quindi dedicato una linea ad hoc, rivolta espressamente a Governi, Infrastrutture critiche nazionali e Industrie.

Continua a leggere su Corriere comunicazioni — Uomo+AI: istituzioni e infrastrutture critiche più sicure grazie all’augmented intelligence.

Augmented Intelligence: George Yang | TEDxUPDiliman

Direttiva NIS: strategie per la Cyber Security

 Direttiva NIS Cyber Security
Direttiva NIS e Cyber Security

Direttiva NIS: sono recenti le notizie circa le disposizioni sull’organizzazione e il funzionamento del Computer Security Incident Response Team (Csirt) italiano.

Il decreto che applica la Direttiva NIS, è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: il provvedimento che affronta il tema della Cyber Security a livello europeo e quindi in Italia, definisce le misure necessarie a conseguire un elevato livello di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.

Il decreto istituisce il Csirt presso il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ne definisce la sua organizzazione.

Decimo incontro del Cestudis sul tema cyber, che offre spunti per analizzare la situazione attuale e suggerire possibili prospettive dopo l’adozione della direttiva NIS.

Tra i compiti del CSIRT quello di definire le procedure tecniche per la prevenzione e la gestione degli incidenti informatici; ricevere le notifiche di incidente; fornire al soggetto che ha effettuato la notifica le informazioni per facilitare la gestione efficace dell’evento; informare gli altri Stati membri dell’Ue eventualmente coinvolti dall’incidente; garantire la collaborazione nella rete di Csirt, attraverso forme di cooperazione appropriate, scambio di informazioni e condivisione di best practices.

Leggi di più sulle Difese con il Csirt nazionale su CorriereComunicazioni.it

La Direttiva NIS in pillole

La Direttiva prevede l’adozione di una strategia nazionale di sicurezza cibernetica da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri. I settori che rientrano nell’ambito della sua applicazione sono i seguenti: energia, trasporti, banche, mercati finanziari, sanità, fornitura e distribuzione di acqua potabile e infrastrutture digitali; nonché motori di ricerca, servizi cloud e piattaforme di commercio elettronico.

Fonte CSIRT Italia

Oltre agli OSE la Nis identifica anche i Fornitori di Servizi Digitali (FSD), a cui spettano i medesimi obblighi: quello di adottare le misure tecniche e organizzative adeguate e proporzionate alla gestione dei rischi e a prevenire e minimizzare l’impatto degli incidenti a carico della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, al fine di assicurare la continuità del servizio. Ma soprattutto hanno l’obbligo di notificaresenza ingiustificato ritardo, gli incidenti che con impatto rilevante al CSIRT, informandone anche l’Autorità competente NIS di riferimento.

Vediamoli in dettaglio.OSE: soggetti, pubblici o privati, che forniscono servizi essenziali per la società e l’economia nei settori sanitario, dell’energia, dei trasportibancario, delle infrastrutture dei mercati finanziari, della fornitura e distribuzione di acqua potabile e delle infrastrutture digitali.

FSD o Fornitori di Servizi Digitali: persone giuridiche che forniscono servizi di e-commercecloud computing o motori di ricerca, con stabilimento principale, sede sociale o rappresentante designato sul territorio nazionale.

OSE: soggetti, pubblici o privati, che forniscono servizi essenziali per la società e l’economia nei settori sanitario, dell’energia, dei trasportibancario, delle infrastrutture dei mercati finanziari, della fornitura e distribuzione di acqua potabile e delle infrastrutture digitali.

L’elenco nazionale degli OSE è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico e viene aggiornato, almeno ogni due anni, a cura delle Autorità competenti NIS.

Autorità competenti NIS: hanno il compito di vigilare sull’applicazione delle direttiva, con il potere di esercitare le relative potestà ispettive e sanzionatorie, procedono ad identificare gli OSE entro il 9 novembre 2018 e possono predisporre linee guida per la notifica degli incidenti e dettare specifiche misure di sicurezza, sentiti gli OSE.

In materia di trattamento di dati personali si dovrà fare riferimento al  Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Cyber Security nuove strategie di difesa

A valle del recepimento della Direttiva NIS, sarà adottata la Strategia nazionale di sicurezza cibernetica, sentito il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica (CISR).

“Il provvedimento segna un ulteriore importante passo in avanti verso l’attuazione della direttiva europea NIS– spiega Davide Maniscalco, avvocato esperto di informatica giuridica e nuove tecnologie  – con il compito di definire le procedure tecniche per la prevenzione e la gestione degli incidenti cibernetici” e le loro notifiche. “Si tratta di uno step fondamentale nell’ambito anche della strategia di information sharing – conclude Maniscalco – ossia della collaborazione nella rete di CSIRT, per la condivisione di best practices”.

Leggi l’articolo su OFCSReport

Andrea Biraghi ultime notizie su Cyber Security

Andrea Biraghi — Cyber Security News

La Cyber guerra dell’informazione

Andrea Biraghi ultime notizie su Cyber Security | Novembre 2019

Sono le parole di Sean McFate, ex paracadutista americano e ora consigliere del Pentagono, che ci fanno pensare di essere in un film di Hollywood, ma la cyber war, afferma McFate non è come i film ci vogliono fare credere.

In un articolo del Telegraph UK McFate afferma che “quando le persone pensano al cyber pensano al sabotaggio, ma il vero potere del cyber è l’informazione; plasmare la percezione della realtà della gente e creare una storia. Questo è il futuro della guerra, non dei carri armati. È un modo per entrare nella società e per eroderla dall’interno”.

La guerra così per Sean McFate non riguarda più solo le armi e la potenza di fuoco: “ci sono molti altri modi per vincere e perdere”.

Come? Disinformazione, offuscamento, software dannoso e sfruttamento dell’uso dei social media da parte dei leader nazionali; tra alcune delle nuove linee sul fronte informatico.

Leggi la notizia su Telegraph.co.uk

Vuoi leggere più notizie sul fronte della Cyber Guerra? Leggi Andrea Biraghi blog e le ultimie notizie in materia di cyber security.

Israele: leader della difesa contro le minacce informatiche

Andrea Biraghi ultime notizie su Cyber Security | Novembre 2019

Assolutamente “pericoloso” contro le minacce fisiche, lo Stato di Israele sta aumentando il suo ruolo di leader nel mondo della difesa contro le minacce virtuali: intervista a Uri Ben Yaacov di DIFESAonline al direttore dello sviluppo e ricercatore senior presso l’International Institute for Counter-Terrorism (ICT) e docente presso la Lauder School of Government, Diplomacy & Strategy nel campo dell’open source intelligence (OSINT), delle simulazioni e delle leggi e del terrorismo.

Le minacce informatiche in Israele sono considerate allo stesso modo di quelle fisiche e Israele è profondamente coinvolto nello sviluppo di nuove tecnologie, sia nel settore governativo che in quello privato, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie in generale e in particolare quelle applicabili al dominio cibernetico.

Sin dalle scuole gli studenti vengono incoraggiati a studiare e approfondire materie come scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, perchè è una priorità del governo aiutare a preparare le generazioni future alle sfide del futuro.

Leggi di più sul successo dell’industria della Cyber security di Israele su DifesaOnline.it

La Russia testa le difese contro la Cyber War e si disconnette da Internet

Mosca – La Russia ha promulgato una nuova controversa legge chiedendo la creazione di una rete Internet domestica che consentirebbe al Paese di disconnettersi dal World Wide Web. Il Cremlino ha promosso la legislazione come un’importante misura di sicurezza informatica, ma c’è chi sostiene che il suo vero obiettivo sia quello di rafforzare il controllo del governo su Internet e di comprendere come Internet possa continuare a funzionare anche se il paese fosse tagliato fuori dal Web Globale.

“In queste condizioni, sono necessarie misure di protezione per garantire il funzionamento a lungo termine e stabile di Internet in Russia, aumentando l’affidabilità delle risorse Internet russe”, afferma la legislazione.

I test si svolgeranno almeno una volta all’anno a livello federale e regionale: due delle più grandi aziende tecnologiche del paese, come Yandex e Mail.ru, hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa.

Leggi di più su CNSnews.com 

Putin disconnette l’Internet della Russia dal resto del mondo

È imminente un test che consentirà di scollegare temporaneamente le comunicazioni online russe dal resto della Rete globale in nome della sicurezza informatica e della sovranità nazionale.

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