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Blog sulla sicurezza informatica e l’informazione dei sistemi

Andrea Biraghi, Cyber Security manager e direttore della divisione Security and information Systems, lavora da anni per il mantenimento della sicurezza dei sistemi informativi. In una società sempre più digitalizzata ed interconnessa è divenuto ormai indispensabile prendere atto delle minacce esistenti nella rete Internet: solo un costante impegno ed aggiornamento rendono possibile affrontare e combattere i Cyber criminali e riprendersi in fretta dalla loro violazioni. La posta in gioco è alta e la sicurezza dei servizi web è fortemente legata al nostro sviluppo economico: basti pensare al rapido aumento delle connessioni, degli utenti, l’aumento del valore di numerose transazioni effettuate attraverso le reti, la crescita delle imprese legate al commercio elettronico.

Telegram è la nuova dark web per i criminali informatici

Telegram, l’app del pietroburgese Pavel Durov – secondo una ricerca – sembra che stia emergendo come nuovo dark web per i criminali informatici. La ricerca è della società di sicuerezza Cyberint – insieme al Financial Times – che ha scoperto canali con decine di migliaia di abbonati.

L’esplosione dnell’utilizzo di Telegram è stata provocata, secondo lo studio, dai recenti cambiamenti in uno dei suoi concorrenti: WhatsApp, ora proprietà di Facebook.

Mentre Telegram e WhatsApp sono entrambe destinazioni popolari per coloro che cercano maggiore privacy nelle loro comunicazioni digitali – le due piattaforme offrono una qualche forma di crittografia end-to-end – la nuova politica sulla privacy di quest’ultima, anche se assediata, ha reso la piattaforma meno attraente per i criminali informatici.

Tal Samra, analista delle minacce informatiche di Cyberint ha affremato: “Di recente abbiamo assistito a un aumento del 100% dell’utilizzo di Telegram da parte dei criminali informatici”

“Il suo servizio di messaggistica crittografata è sempre più popolare tra gli attori delle minacce che conducono attività fraudolente e vendono dati rubati . . . in quanto è più comodo da usare rispetto al dark web.”

Tal Samra

In passato, i dump di dati e i data leak che ora vengono scambiati tramite l’app – di facile utilizzo – erano infatti in gran parte dominio del cosiddetto “dark web”, a cui è possibile accedere solo utilizzando browser e login speciali.

Gli hacker trovano attraente il dark web perché vive in un angolo del deep web – vale a dire, la parte di Internet che non appare nei motori di ricerca – che è ancora più bloccato contro gli osservatori esterni e le intrusioni.

Tutte queste barriere – quelle della dark web – hanno un prezzo, ovviamente: non tutti possono accedervi. È qui che Telegram entra in scena. È facile scaricare l’app e creare un account. Le chat “segrete” del servizio utilizzano la crittografia end-to-end, per una maggiore privacy. E mentre le chat di gruppo non hanno la stessa protezione, hai comunque bisogno di un link o di un invito per entrare. Inoltre Telegram consente anche enormi chat di gruppo fino a 200.000 utenti.

La notizia giunge anche nel momento in cui molti in Russia definiscono “un momento spartiacque” la sospensione dell’accesso alle raccomandazioni di voto anti-governativo diffuse dal team di Aleksej Navalyj in occasione delle parlamentari. Dopo Google e Apple è stata la volta dell’applicazione di messaggistica istantanea Telegram che ha annunciato che avrebbe bloccato tutti i servizi associati alla campagna elettorale, incluso il “Bot” del Voto intelligente: il canale automatizzato che raccomandava il nome da votare in base al seggio.

Leggi la ricerca del Finacial Times