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Blog sulla sicurezza informatica e l’informazione dei sistemi

Andrea Biraghi, Cyber Security manager e direttore della divisione Security and information Systems, lavora da anni per il mantenimento della sicurezza dei sistemi informativi. In una società sempre più digitalizzata ed interconnessa è divenuto ormai indispensabile prendere atto delle minacce esistenti nella rete Internet: solo un costante impegno ed aggiornamento rendono possibile affrontare e combattere i Cyber criminali e riprendersi in fretta dalla loro violazioni. La posta in gioco è alta e la sicurezza dei servizi web è fortemente legata al nostro sviluppo economico: basti pensare al rapido aumento delle connessioni, degli utenti, l’aumento del valore di numerose transazioni effettuate attraverso le reti, la crescita delle imprese legate al commercio elettronico.

Tag: Intelligenza artificiale e Cybersecurity

Intelligenza artificiale e Cybersecurity

Intelligenza artificiale (IA) e CyberSecurity comunicano già su più livelli: l’utilizzo di tecnologie come l’IA e l’apprendimento automatico è diventato oramai essenziale per proteggere le organizzazioni da attori malintenzionati, che stanno sempre più veloci, migliorano e raffinano le loro tecniche di attacco per arrivare ai loro obiettivi.

“I criminali che sono là fuori, stanno anche usando AI e ML per migliorare la loro capacità di creare malware”.

Bob Turner, chief information security officer presso l’Università del Wisconsin, Madison, durante il Security Transformation Summit di Fortinet.

L’intelligenza artificiale è un’enorme opportunità per l’uomo e il pianeta e altrettanto lo è implementare i suoi strumenti e il ML, rispondendo meglio così agli attacchi in arrivo e ottenere informazioni chiave su dove potrebbero essere i prossimi obiettivi.

Sul fronte della guerra cibernetica, le tecnologie emergenti continuano a svolgere un ruolo chiave e l’intelligenza artificiale (AI) non fa eccezione.

I cyber criminali utilizzano l’intelligenza artificiale per decifrare le password più velocemente: gli attacchi di forza bruta possono essere accelerati utilizzando il deep learning e così via. Vien da sè comprendere che la sicurezza informatica ne farà un uso sempre più massiccio, sfruttandone la potenza.

L’IA compare nei software antivirus che identificano i programmi con comportamenti insoliti, scansionano le e-mail scoprendo i tentativi di phishing e automatizzano l’analisi del sistema o dei dati di rete per garantire un monitoraggio continuo. Ciò nonostante tra molti giovani c’è una parte di preoccupazione per i mezzi di automazione, prcependoli come una minaccia per la sicurezza del lavoro. Come se analizzare e migliorare la sicurezza informatica non potesse essere più un problema a misura d’uomo.

“La preoccupazione per l’automazione tra i giovani professionisti della sicurezza informatica ci ha sorpreso. Nel tentativo di comprendere questo sentimento, potremmo in parte attribuirlo alla mancanza di formazione sul posto di lavoro utilizzando la tecnologia di automazione”.

Samantha Humphries, stratega della sicurezza presso Exabeam

Leggi anche: Intelligenza Artificiale quali rischi e quali opportunità?

Le dimensioni tra Intelligenza artificiale e Cybersecurity

Come avviene applicata l’IA nell’informatica? Normalmente vi sono due tipi di principale utilizzo:

  1. Utilizzo Offensivo da parte dei criminali informatici, per realizzare frodi o furti di idnetità, attacchi di phishing più credibili, oppure anche per sviluppare nuovo malware.
  2. Uso Difensivo: contro gli attacchi informatici, creando grandi quantità di infromazioni per identificare modelli ed anomalie

L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico (ML) sono diventate tecnologie critiche nella sicurezza delle informazioni. La loro capacità va dal poter analizzare rapidamente milioni di eventi e identificare molti diversi tipi di minacce, al malware che sfrutta le vulnerabilità zero-day e all’identificazione di comportamenti rischiosi che potrebbero portare a un phishing attacco o download di codice dannoso.

Come l’uomo possono apprendere o “attingere” dal passato per identificare ora nuovi tipi di attacchi.