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Blog sulla sicurezza informatica e l’informazione dei sistemi

Andrea Biraghi, Cyber Security manager e direttore della divisione Security and information Systems, lavora da anni per il mantenimento della sicurezza dei sistemi informativi. In una società sempre più digitalizzata ed interconnessa è divenuto ormai indispensabile prendere atto delle minacce esistenti nella rete Internet: solo un costante impegno ed aggiornamento rendono possibile affrontare e combattere i Cyber criminali e riprendersi in fretta dalla loro violazioni. La posta in gioco è alta e la sicurezza dei servizi web è fortemente legata al nostro sviluppo economico: basti pensare al rapido aumento delle connessioni, degli utenti, l’aumento del valore di numerose transazioni effettuate attraverso le reti, la crescita delle imprese legate al commercio elettronico.

Tag: ransomware 2020

Internet of things: la tecnologia estende internet ad oggetti e spazio

Internet of Things (IoT): tecnologia e innovazione hanno esteso internet ad oggetti e luoghi reali. Ora le cose che si trovano intorno a noi possono interagire con il mondo circostante, reperendo e trasferendo informazioni tra rete internet e mondo reale.

Per funzionare però è indispensabile che la gran mole di dati, da processare raccogliere e analizzare, sia disponibile in tempo reale: in questo caso la tecnologia 5G – quinta generazione degli standard per le connessioni mobile – è in grado di supportare connessioni ad altissima velocità in tempi piuttosto bassi, permettendo la connessione di un numero molto più elevato di dispositivi.

Ecco perchè la Cina, nel 2021, avrà un’intensa attività di lancio di satelliti per la rete spaziale a supporto dello IoT – 80 satelliti nello spazio per completare la rete, in tre fasi, intorno al 2023. L’IoT spaziale avrà un’ampia copertura e consentirà una facile connessione in tutte le condizioni atmosferiche e in molteplici campi. 

Internet of Things

Non solo, l’Internet delle cose sta cambiando la scienza e la medicina, nella quale la tecnologia si sta dimostrando un driver importante. Una mole enorme di dati – big data – vengono trasformati dall’intelligenza artificiale in informazioni utili – per diagnosticare e prevenire – in molti settori tra cui quello medico.E nel settore medico i dispostivi IoT possono fare meglio degli umani, estendendosi anche alla sala operatoria ed utilizzati per interventi chirurgici.

Per funzionare però è indispensabile che la gran mole di dati, da processare raccogliere e analizzare, sia disponibile in tempo reale: in questo caso la tecnologia 5G – quinta generazione degli standard per le connessioni mobile – è in grado di supportare connessioni ad altissima velocità in tempi piuttosto bassi, permettendo la connessione di un numero molto più elevato di dispositivi.

Così le previsioni anticipano che che gli investimenti in questa tecnologia cresceranno del 13,6% all’anno fino al 2022. E grazie a nuovi sensori, maggiore potenza di calcolo e connettività mobile affidabile, negli anni a venire ci sarà evidente un’ulteriore crescita.

Internet of Things e sicurezza informatica

Che i sistemi IoT siano esposti a rischi collegati alla sicurezza ben lo sappiamo come siamo consapevoli che sia quindi indispensabile proteggerli e quanto siano importanti soluzioni di cybersecurity per risolvere le loro vulnerabilità.

La CyberSecurity e le sfide ad essa correlate si stanno evolvendo rapidamente, motivo per cui la Commissione europea ha adottato una serie di misure tra cui l’istituzione di un quadro legislativo globale: l’Internet Of Things pone nuove questioni in materia di sicurezza e minacce informatiche

Andrea Biraghi – Infrastrutture critiche e cybersecurity: le sfide alla sicurezza

Il Threat Intelligence Report di NetScout afferma che molti dispositivi IoT possiedono vulnerabilità note che li rednono facili da compromettere se connessi ad Internet. A ciò si aggiunge che molti non dispongono di un meccanismo di aggiornamento software e quindi ad un certo pnto della loro vita destinati a essere vulnerabili. In: IOT E SICUREZZA INFORMATICA: PERCHÈ CONTA

Iot: un caso di reverse engineering

Tutto può essere hackerato: e Martin Hron, un ricercatore della società di sicurezza Avast, ne ha data la dimostrazione. Un dispositivo Iot può essere vulnerabile ad un attacco e in questo caso è una macchina intelligente per il caffè.

L’esperimento di Hron ha trasformato la “caffettiera” in una macchina ransomware, dimostrando che alcuni dispositivi possono anche essere riprogrammati per andare in tilt e richiedere un riscatto da utenti ignari. Nel suo blog il ricercatore parla del suo interessante esperimento The Fresh Smell of ransomed coffee: trasformare un oggetto di tutti i giorni – modificando il firmware della macchina- in una macchina pericolosa per chiedere il riscatto.

Potrebbe farlo anche qualcun altro? Come ci si potrebbe aspettare, la risposta è: sì.

Ransomware 2020: Italia, uno dei paesi più colpiti

Ransomware 2020: l’Italia secondo le analisi e il report di TrendMicro è uno dei paesi più colpiti al mondo.

Ransomware 2020

Nell’ultimo mese, Luglio 2020, il numero degli attacchi informatici è aumentato rispetto al mese di giugno. Secondo TG Soft Cyber Security Specialist – TGSoft.it – c’è una crescita del numero dei cluster di malware rispetto al mese precedente. Secondo il Cyber Threat Report di Luglio, nella prima parte del mese è stata registrao un aumento dei malware attraverso campagne malspam, vari password stealer come AgentTesla, MassLogger e FormBook.

Ma la novità, tra le minacce informatiche, c’è il ritorno di Emotet, famoso per essere il più pericoloso framework criminale di cyber spionaggio.

Dal 21 luglio il malware Emotet ha iniziato a “spammare” anche in Italia. Fino al 24 luglio abbiamo una diversificazione di campagne malspam, dove diverse tipologie di malware si sono alternate in quelle settimane. Nell’ultima settimana di luglio vi è una predominanza di Emotet e AgentTesla.

Cyber Threat Report Luglio 2020 – TG Soft

Emotet, che nel tempo ha con un numero indefinito di varianti e con una serie non precisata di nomi differenti, è attualmente il malware più temuto in circolazione.

Secondo l’analisi di Security Affairs a metà agosto, il malware è stato impiegato nella nuova campagna di spam a tema COVID19: ora la botnet Emotet ha iniziato a utilizzare un nuovo modello “Red Dawn” che mostra il messaggio “Questo documento è protetto” e informa gli utenti che l’anteprima non è disponibile nel tentativo di indurlo a fare clic su “Abilita modifica” e “Abilita contenuto” per accedere al contenuto.

Leggi l’analisi su SecurityAffairs.co – Emotet Red Dawn template

Ransomware, Malware e Macro Malware: la situazione in Italia

In classifica nel report annuale di TrendMicro Italia, per quanto riguarda il 2019, l’Italia è seconda in Europa per attacchi ransomware subiti, mentre su scala mondiale è settimo per malware e quarto per macromalware. Le considerazioni poi della società di sicurezza informatica Forrester hanno prevsito una crescita, nel 2020, degli incidenti causati da attacchi ransomware “Gli aggressori sempre più esperti, indirizzeranno i loro attacchi a dispositivi di consumo (e ai consumatori) a scapito dei produttori di dispositivi“. I principali cambiamenti che stanno già avvenendo infatti si basano sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale, gli attacchi all’integrità mediante deepfakes, e l’implementazione della tecnologia anti-sorveglianza.

Malware e ransomware continuano a rappresentare una minaccia per le aziende e i recenti attacchi contro imprese di rilevazna nazionale non fanno latro che evidenziare la crescita delle pratiche del cyber crime.

Rapporto Clusit 2020

Ramsomware Maze: attacchi e strategie di gruppo tra cyber criminali

Il Ramsomware Maze continua ad attaccare e il cyber crime continua ad affinare le sue strategie: gli attacchi recenti – dati e studio su SecurityAffair.co – che sono stati rilevati comprendono una famosa società di servizi IT, la Threadstone Advisors LLP, corporate advisory specializzata in fusioni e acquisizioni, un appaltatore missilistico nucleare Usa.

Il recente Rapporto Sophos parla di 1,4 milioni di dollari per il costo medio per il recupero dei dati criptati. Gli attacchi che hanno maggior successo sono quelli che includono dati nel cloud pubblico, ma i criminali, chiaramente prendono di mira i dati, ovunque siano archiviati. “Fondamentale il backup offline”: il 41% delle aziende italiane ne ha subito almeno uno nell’ultimo anno. L’altro 42% delle imprese in Italia teme un attacco nel vicino futuro.

Maze: il ransomware delle estorsioni online

Ramsomware Maze: i recenti attacchi

Tra i recenti attacchi registrati e denunciati attreverso i media vi è quello di una società di servizi IT multi-miliardaria, con sede nel New Jersey che è l’ultima vittima del famigerato gruppo ransomware Maze che sembrava colpire una vulnerabilità Citrix. Come prova del raid sono stati pubblicati i dati finanziari sottratti alll’azienda.

L’attacco è avvenuto il 29 Maggio, e ha preso di mira le operazioni europee, colpite nelle prime ore del mattino.

“Il nostro sistema ha identificato il ransomware, che è stato poi combattuto dai nostri protocolli di sicurezza informatica”, ha spiegato. “Questa interruzione è iniziata alle 29.45 del 29 maggio”

L’incidente ha provocato tuttavia una parziale interruzzione dei servizi che sono stati ripristinati ma sono in corso tutt’ora delle indagini da parte del team di sicurezza.

Un altro attacco è stato subito da un appaltatore missilistico nucleare Usa Westech International: gli hacker sono così riusciti ad accedere alle informazioni sensibili ed è probabile che l’attacco al ransomware del labirinto abbia implicazioni significative. Si prevede che il gruppo di hacking coinvolto nell’attacco del ransomware Maze tenterà di vendere i dati a una nazione “ostile”.

La società è anche un subappaltatore di Northrop Grumman e fornisce supporto tecnico, riparazione e manutenzione di sottosistemi di terra dei missili balistici intercontinentali Minuteman III.

La società ha affermato che stava lavorando a stretto contatto con una società di comuter forense indipendente per “per determinare se qualsiasi informazione personale fosse a rischio”

Tra le ultime notizia sembra che diversi gruppi di cyber-criminali specializzati in ransomware stiano unendo le loro forze per “spremere” al massimo le vittime. L’articolo per approfodnire è il seguente: Estorsioni online: ora i pirati di Maze e LockBit fanno cartello

Ransomware 2020: attacchi ogni 11 secondi

Ransomware 2020: i report annuali non portano nulla di buono, il ransomware rimane il grande business del cyber crime e dei criminali informatici.

Infine, secondo il report di TrendMicro , l’Italia è il paese più colpito al mondo, almeno per quanto riguarda le cifre relative al 2019 per quanto riguarda gli attacchi ransomware. Su scala mondiale, invece, il nostro paese, è settimo per ciò che concerne malware e quarto per macromalware.

Attacchi cyber ogni 11 secondi

Ransomware: le minacce del 2019 portano alle previsioni per il 2020

Cosa consiglia TrendMicro per difendersi dalle minacce? Innanzitutto “una strategia di connected threat defense che metta al sicuro i gateway, le reti, i server e gli endpoint”.

Un pò di numeri in Italia:

  • 17.120.526 malware intercettati
  • 4.326 malaware relativi all’home banking
  • 7.915.566 visite ai siti maligni
  • 851.725 siti maligni bloccati
  •  384.376.157 minacce via mail
  • 185.747 APP malevoli
  • 4.222 attacchi exploit
Fonte – 2019 Annual Security Roundup: The Sprawling Reach of Complex Threats
The Sprawling Reach of Complex Threats

Ultimamente un approccio più mirato dei ransomware ha permesso tecniche più mirate volte a costringere le organizzazioni a cedere alle richieste di ricatto. L’efficiacia relativa all’evoluzione delle nuove tecniche utilizzate è stata dimostrata – a livello globale – da una serie di attacchi rivolta ad entità governative.

Il ransomware Maze ha comportato, ad esempio, ha rappresentato un onere maggiore per le sue vittime, data la sua capacità di copiare automaticamente tutti i file interessati su sever controllati dai suoi operatori.

Ma c’è stato un ulteriore e importante sviluppo: la formazione di “alleanze” tra gruppi di ransomware. TrendMicro ritiene che, nel novembre del 2019, gli operatori dietro a Ryuk abbiano lanciato l’attacco dall’ufficio dei servizi tecnologici della Lousiana stessero lavorando come fornitori access-as-a-service.

Infine c’è la questione dei dispositivi IoT, il cui numero dovrebbe aumentare a circa 22 miliardi entro il 2025: il rischio, appurato, è che i cyber criminali trasformino questi dispositivi in una piattaforma per condurre attacchi malevoli, sfruttando le loro attuali vulnerabilità.

Al riguardo, nel rapporto vengono citate le segnalazioni riguardo alla variante del famoso Mirai (Trojan.Linux.MIRAI.SMMR1), che usa molteplici exploit per colpire i router e dispisitivi IoT. Un’latra segnalazione è stata fatta riguardo una sua variante backdoor che sfrutta una vulnerabilità nei router Huwaei HG532

Ransomaware 2020: la situazione attuale

Altri due report, segnalano invece la situazione Ransomware 2020.

Mentre Sophos segnala che quasi tre quarti degli attacchi nel 2020 comportano la crittografia dei dati, si rileva che per il 51% delle oragnizazioni che hanno subito attacchi, i dati sono stati crittografati nel 73% dei casi. Lo scarto tra pagamento del riscatto (56%) e recupero tramite backup (26%) parla da solo.

Gli attacchi che hanno maggior successo sono quelli che includono dati nel cloud pubblico, ma i criminali, chiaramente prendono di mira i dati, ovunque siano archiviati.

Sembra poi che il settore pubblico, nonostante i titoli di testa, sia più al riparo di quello privato. Riguardo le assicurazioni (che pagano il riscatto il 94% delle volte), invece solo il 64% degli intervistati è coperto contro i ransomware.

Infine BlackFog ha compilato una lista internazionale, mese per mese, di tutti gli attacchi informatici a livello globale: mentre il mese di Aprile 2020 era inizato a rilento gli attacchi sono via via aumentati a partire da un grave attacco in Portogallo.

Il gigante portoghese Energias de Portugal (EDP) è stato il primo a riferire di essere stato vittima di un grave attacco quando i criminali informatici li hanno informati diun massiccio riscatto: 9,9 milioni di euro!